DECK THE HALLS
canta George Strait
Deck the hall(s) with boughs of holly,
Fa la la la la, la la la la.
'Tis the season to be jolly,
Fa la la la la, la la la la.
Don we now our gay apparel,
Fa la la, la la la, la la la.
Troll the ancient Yule tide carol,
Fa la la la la, la la la la.
See the blazing Yule before us,
Fa la la la la, la la la la.
Strike the harp and join the chorus.
Fa la la la la, la la la la.
Follow me in merry measure,
Fa la la, la la la, la la la.
While I tell of Yule tide treasure ,
Fa la la la la, la la la la.
Fast away the old year passes,
Fa la la la la, la la la la.
Hail the new, ye lads and lasses,
Fa la la la la, la la la la.
Sing we joyous, all together,
Fa la la, la la la, la la la.
Heedless of the wind and weather,
Fa la la la la, la la la la.
Testo in italiano
Metti l’agrifoglio in casa
Questo è un giorno pien di gioia
Metti l’abito di festa
Canta l’inno del Natale
L’anno vecchio sta finendo
Meraviglie stan nascendo
Tempo bello, tempo brutto
Sia felice il mondo tutto
Il tuo cuore sia più buono
Metti il lume alla finestra
Questo è il giorno del Signore
Canta l’inno del Natale
Deck the halls (titolo originale inglese: Deck the hall
with holly) è una tradizionale ed allegra canzone
natalizia, pubblicata per la prima volta in Inghilterra
nel 1881 da J. P. McCaskey, che la inserì nella raccolta
Franklin Square Song Collection, e celebre ormai in
tutto il mondo soprattutto per il ricorrente fa la la la
la la la la la (derivato forse da un originario suono
d’arpa) del ritornello.
L’autore del testo è rimasto anonimo (qualcuno ritiene
che si tratti dello stesso McCaskey, anche se forse le
parole hanno avuto origine negli Stati Uniti), mentre la
melodia è stata quasi certamente attinta da Nos Galan (=
“Vigilia di Capodanno”), una tradizionale canzone
gallese, databile probabilmente intorno al XVII secolo
ed attestata per la prima volta in un manoscritto
musicale dell’arpista gallese John Parry Ddall
(1710–1782).
Testo
Della canzone, che si compone di tre strofe (di otto
versi ciascuna), esistono due varianti, che discostano
solo leggermente l’una dall’altra): tra le differenze,
si nota, l'uso in un verso della parola Christmas in una
versione e della parola Yule (voce di uso letterario o
dialettale, derivata da un'antica festa pagana germanica
del solstizio d'inverno) nell'altra per "Natale".
Il titolo della canzone deriva dalle prime parole della
stessa, le quali fanno riferimento alla tradizione
natalizia di decorare le stanze (deck the halls) con
rami d’agrifoglio (boughs of holly):
Adornate i saloni con rami di agrifoglio.
Questa è la stagione per essere allegri.
Ora indossiamo i nostri abiti vivaci
Cantiamo allegramente il vecchio canto natalizio.
Guardate davanti a noi il ceppo di Natale che brucia
vivacemente.
Suonate l'arpa ed unitevi al coro.
Seguitemi con ritmo allegro
mentre io racconto il tesoro di Natale.
L'anno vecchio sta quasi per finire,
salute a quello nuovo, voi giovinetti e fanciulle.
Cantiamo allegramente
noncuranti del vento e del tempo
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